ARTICOLO

22.01.2018

Tu ci credi nella felicità al lavoro?

Di 2BHAPPY

L’87% dei lavoratori è demotivato (chissà se ti ritrovi anche tu in questo dato..). Stress e insoddisfazione dilagano. Il mondo delle organizzazioni sta vivendo una profonda crisi dell’engagement. Questo è ciò che dice mamma Gallup, in una delle sue tradizionali indagini sul coinvolgimento al lavoro che ogni anno finiscono sulle scrivanie dei manager delle Risorse Umane… Sembra però ormai un rituale di cui si è perso il senso, praticamente come l’attesa di Babbo Natale e la definizione dei propositi per il Nuovo Anno: tante buone intenzioni che rimangono lettera morta e non producono cambiamenti, ahimè, se evidentemente di anno in anno ci troviamo solo a constatare il peggioramento progressivo di queste statistiche.

Ma davvero dobbiamo arrenderci a questi numeri e a questo destino? Davvero è impossibile immaginare luoghi di lavoro e di relazione capaci di far sentire le persone pienamente coinvolte e continuamente rigenerate?

La legge del più forte non funziona

Siamo da così tanto tempo abituati a lavorare in contesti che ci mettono costantemente sotto pressione ma non riescono a valorizzare i nostri talenti, in cui le emozioni devono essere tenute fuori dalla porta dell’ufficio, in cui vince (leggi: fa carriera!) il più forte, spietato, scaltro, egoista.. così profondamente inzuppati nel brodo organizzativo della mancanza di senso e dell’incoerenza, che è naturale che ci risulti utopistico anche solo immaginare la possibilità di costruire realtà diverse. Ma questa è la vera credenza da rompere, la sfida che ci dobbiamo e ci possiamo concedere di affrontare. Ad esempio,

sei proprio sicuro che i modelli organizzativi e mentali sui quali hai costruito il tuo modo di lavorare siano gli unici possibili, quelli giusti o ancora i più funzionali a gestire le complessità del nostro tempo?

Chiudi gli occhi per un attimo e prova a immaginare..

Come sarebbe il mondo se ogni bambino, ogni persona, ogni professionista, ogni azienda, ma anche ogni scuola, ogni ospedale e perfino ogni governo potesse avere accesso a giuste informazioni e a solidi strumenti per costruire felicità e benessere? Come cambierebbe la tua giornata se tu e le persone intorno a te riusciste a vedere il 10% in più di positività e bellezza?

Io credo che un Mondo così sarebbe un Mondo migliore, un Mondo di successo. Io sogno e voglio costruire un Mondo fondato su

“la felicità prima di tutto e per tutti”

E’ per questo motivo che insieme a Veruscka Gennari abbiamo fondato 2BHappyAgency, perché anche noi, nonostante il nostro lavoro ci piacesse molto, siamo state ad un certo punto risucchiate dalla routine lavorativa, dallo stress e dall’insensatezza, ma non ci siamo volute rassegnare. E, seguendo il consiglio del caro Einstein, ci siamo messe a cercare nuove risposte, nuovi modelli di pensiero per affrontare un mondo completamente diverso dal passato.

“Fluire nel caos”: il paradigma del nuovo mondo e le scienze che ci aiutano

Lo conosciamo tutti: l’hanno definito “estremo” (per la sfida concomitante di grandi cambiamenti epocali a livello climatico, demografico, sociale, tecnologico..), VUCA (incerto, veloce, etc..) o “fluido”:

è un ambiente esterno che cambia più in fretta di quanto noi esseri umani riusciamo a cambiare i nostri modi di pensare ed agire per adeguarci ad esso.

Succede quindi che all’interno del caos attuale, persone ed organizzazioni si ostinano a replicare, anche inconsapevolmente, i “modelli mentali” del vecchio mondo (prevedibile, ordinato, controllabile, strutturato..), come se tutto fosse destinato a continuare come prima.. Ma ciò avviene al prezzo di un grande stress e di un grande dispendio di energia,che però, possiamo evitare per il futuro!

La buona notizia è infatti che, dato il livello di sviluppo raggiunto dalla conoscenza umana, disponiamo di una massa enorme di informazioni che permettono di accedere sia alle ultime scoperte scientifiche che ad una straordinaria varietà di teorie filosofiche e psicologiche concernenti l’essere umano, la cui integrazione sta portando contributi significativi in termini di strumenti e soluzioni concrete applicabili in campo organizzativo, sociale e politico.

Parliamo quindi di un vero e proprio nuovo paradigma culturale basato sulla positività che, integrando le scoperte della neuroscienza, dell’epigenetica, della fisica quantistica, della biologia, con letture rinnovate in discipline più tradizionali come l’economia, ci offre la possibilità non solo di manifestare intelligenza superiore e creatività, emozioni potenti e positive, salute e armonia per noi stessi, ma anche di vedere il mondo da altre prospettive, più efficaci per i nostri tempi, e sulle quali costruire anche nuovi modelli organizzativi.

Stai costruendo un’Organizzazione Positiva?

Definiamo “Organizzazioni Positive” quegli ambienti di lavoro e di relazione capaci di far fiorire le persone ed ottenere risultati che superano le aspettative.

Queste organizzazioni sfidano i modelli di pensiero convenzionalil’organizzazione come piramide gerarchica, la leadership intesa come comando e controllo o la cultura del “prima il dovere e poi il piacere” – e ci consentono di rispondere in maniera definitiva e pratica agli interrogativi che assillano ogni imprenditore, leader, HR manager, gestore di persone o capo di qualsiasi tipo di organizzazione: da cosa deriva la motivazione e la performancedelle persone? Come faccio a coinvolgere e a fare in modo che le persone siano disposte a dare sempre di più, potendo offrire loro sempre meno? Come posso coniugare il benessere delle persone e la sostenibilità con la riduzione dei costi, la crescita della produttività, del fatturato?

Ma soprattutto oggi sappiamo che queste organizzazioni esistono anche in Italia, in ogni tipologia di impresa o settore e indipendentemente dalle dimensioni. Sono luoghi di lavoro e di relazione che sanno prosperare e che possono essere l’esempio per tutti coloro che non vogliono rassegnarsi, ma come noi vogliono contribuire a ridisegnare la nostra società intorno ai principi della positività e del benessere.

Di queste organizzazioni e della Scienza delle Organizzazioni Positive continuerò a parlarti. Se anche tu lavori in un’organizzazione positiva o ne conosci qualcuna che vuoi segnalarmi, scrivimi perché stiamo continuando a mapparle per raccontare le loro pratiche e le loro storie.

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