ARTICOLO
07.08.2017
Stress da rientro al lavoro? Due modi per combatterlo!
Di 2BHappy
07.08.2017
Stress da rientro al lavoro? Due modi per combatterlo!
Di 2BHappy
“Posso dirti una cosa da bambino?Esci di casa, sorridi, respira forte Sei vivo, cretino. Alessandro Mannarino
Settembre, l’estate è finita e anche le ferie. Molti di noi rientrano in questi giorni nei propri posti di lavoro (.. o di “combattimento”?), alle solite amate oppure detestate routine.
Sveglia inceppata (o una decina di volontarie digitazioni del tasto “snooze” – ovvero.. ancora 5 min e mi alzo, giuro!), la scorta di caffè terminata, il cielo che sembra più grigio o addirittura già la pioggia e, per iniziare in scioltezza, magari anche la famigerata password del computer dimenticata. Sono tutti evidentemente chiari segni dell’universo che non era ancora il momento di rientrare, che avevamo bisogno di qualche giorno ancora al mare, in montagna o sdraiati beatamente sul divano di casa. Tutto tranne che il lavoro. E con questi pensieri in testa, che si rincorrono e si amplificano uno dopo l’altro, anche le emozioni di questa giornata si fanno sempre più nere e pesanti. Capita a tutti.
Ci siamo trovati tutti nella situazione di tornare a lavoro e avere non solo dei terribili lunedì di angoscia e fastidio, ma anche la sensazione, ad appena due settimane dal rientro, che quel tempo di relax, gioia e benessere goduto in vacanza fosse già così distante, solo un ricordo lontano.
Se anche tu soffri di stress post vacanza, quello che ti suggeriamo di provare a fare in questi giorni sono un paio di esercizi, semplici ma che possono aiutarci a non cadere nel circolo vizioso della negatività.
Grazie alla diffusione di smartphone e alla pervasività dei social network, ognuno di noi non solo è in possesso di una fotocamera ma ormai si diletta a fotografare qualsiasi cosa gli capiti sotto l’occhio. È anche vero che spesso ci dimentichiamo di vivere e partecipare in modo diretto e più profondo all’esperienza che stiamo facendo (un tramonto, la luce del sole tra gli alberi in un bosco, il sorriso dei nostri bambini che giocano..), presi dall’ansia di immortalare in uno scatto quel prezioso momento, o dalla paura di perderci qualcosa d’importante. Accade, dunque, che scattiamo centinaia di foto (di una stessa spiaggia magari ne abbiamo venti, davvero tutte uguali, ma continuiamo a scattare per cogliere quella sfumatura di ocra nel momento in cui il sole gira di un grado e… ), di cui spesso, tornati a casa, non ce ne facciamo nulla. E allora, invece di farci dominare dalla nostalgia e dalla frustrazione del ricordo di momenti “passati”, proviamo ad invertire la rotta delle nostre emozioni utilizzando l’effetto “doubler”.
ESERCIZIO. Dedichiamo 10 minuti ogni giorno del nostro tempo libero, magari in pausa pranzo, per collezionare un album delle nostre vacanze. Riprendi le foto che hai scattato, inizia a selezionarne un paio e prova a riportare alla mente le sensazioni che hai vissuto. C’era una musica di sottofondo? Quali rumori sentivi intorno? Ricordi qualche pensiero luminoso che hai fatto in quel momento? Sforzati di racchiudere in una o due parole l’emozione o l’impressione di quella foto, dalle un nome, come in un bel quadro al museo. Se riesci a rivivere sulla pelle proprio come ti sentivi in quel momento stai sperimentando l’effetto “doubler”, ossia il tuo cervello sta riproducendo quella stessa chimica positiva (dopamina, endorfine, serotonina, ossitocina..) che ha prodotto quando hai vissuto l’esperienza della foto. In sostanza è come se le stesse vivendo di nuovo, non è straordinario?
Questo accade perché il cervello non distingue la realtà dall’immaginazione e, dunque, se ti soffermi su una foto abbastanza a lungo da immergerti di nuovo in quella situazione, avrai gli stessi benefici fisici, emotivi e mentali di quando ne hai fatto esperienza.. e sappiamo tutti di quanta forza, lucidità e creatività abbiamo bisogno per gestire la complessità della nostra vita, non solo al lavoro.
Se hai anche scritto il titolo della foto, ancora meglio. Scrivere è, infatti, un’attività che aiuta a registrare i ricordi e quando tra una settimana, un mese, un anno, andrai a riprendere quell’album di foto, sarà più facile per il tuo cervello richiamare l’esperienza e magicamente farla rivivere. Per ora, per non soffrire troppo dello stress da rientro, fai uno slideshow dell’album e guardalo due volte al giorno per 5 minuti, in modo che la tua mente lo memorizzi. Provaci, funziona!
La vita è adesso, come cantava Claudio Baglioni. Non possiamo in ogni caso vivere nella malinconia e nel ricordo di ciò che è stato o aspettando le prossime ferie, che arrivi il weekend, che torni la primavera.. Il tuo lavoro è pesante, non ti piace, ti stressa? Sappiamo che viviamo tempi duri, lo abbiamo raccontato (anche con alcuni consigli per la sopravvivenza ai luoghi di lavoro giurassici) qui. Se non puoi fare proprio davvero nulla per rendere il tuo lavoro un po’ più piacevole o trovarci un qualsiasi senso (per il sostentamento che ti offre, la relazione con qualche collega, il contributo che può realizzare, la capacità di espressione che ti consente..), dobbiamo sforzarci di ricordarci sempre che la nostra vita non si riduce al nostro lavoro, che, ad esempio, c’è ancora luce abbondante fuori, che possiamo controllare e determinare il nostro livello di benessere e felicità facendo spazio a ciò che ci piace, ha più senso e ci dà sollievo. Anche se la giornata è stata faticosa, invece di abbandonarci alla pigrizia e alle emozioni spiacevoli che spesso innescano solo dei circoli viziosi (più penso di essere stanco, più mi sento stanco, più non ho voglia di far nulla, più resto fermo, più parte il pensiero al passato, più divento apatico…), proviamo ad esempio ad uscire e muoverci un po’.
ESERCIZIO. Che sia per fare un po’ di sport o una semplice passeggiata da soli, con i figli, il cane, gli amici o il partner, facciamo entrare aria nei nostri polmoni, diamo ossigeno alla nostra mente e al nostro corpo. Fa bene non solo alla salute ma anche alla creatività e alla risoluzione dei problemi ed è il miglior modo per sconfiggere lo stress. Osserva ciò che ti circonda come se fosse la prima volta, con curiosità per intercettare dettagli magari mai colti e prova a lasciarti permeare completamente. Focalizzati sulla temperatura, sui rumori, sull’aria che entra nei tuoi polmoni, sui micro movimenti del tuo corpo. Utilizza i 5 sensi per fare esperienza di ciò che stai incontrando sulla tua strada (noi ti suggeriamo di mettere in sottofondo e ascoltare anche le parole di questa canzone che invita a ricordarci la bellezza della aVita). Immergiti in queste sensazioni e cerca di ripetere quest’esperienza abbastanza spesso, così da sedimentarle stabilmente nella mente e godere ogni giorno, non solo in vacanza, dei benefici che ne derivano per la qualità del sonno, per l’energia con la quale potrai affrontare ogni giornata, per lo stato emotivo e mentale positivo che via via andrà consolidandosi in te.
Stare nella natura, fare sport, dedicarsi a qualche hobby richiede energia, è vero, e la pesantezza delle giornate a lavoro rema contro. Come fare? Un aiuto può essere applicare la regola dei 20 secondi. In sostanza, il nostro cervello ha bisogno di 20 secondi per abbattere le barriere che ci impediscono di agire quando siamo stanchi. Ogni azione richiede infatti un’energia di attivazione, vale a dire che se vogliamo andare a correre e le scarpe sono chiuse in una scatola in una stanza, i vestiti nell’armadio in un’altra, il cronometro in un cassetto in un’altra ancora, il solo pensiero (anche inconscio) di “prepararsi” per uscire (cioè se prepararsi richiede più di 20 secondi) è percepito dal cervello come un enorme dispendio di energia. Se tutta l’attrezzatura fosse già pronta sul divano, in bella mostra quando torniamo a casa e pronta ad essere indossata (energia per prepararsi minore di 20 secondi), forse avremmo più chance di vincere la pigrizia (poi ci sono quelli come Shawn Achor – lo psicologo positivo che ha sperimentato e divulgato questa regola – che racconta di andare a dormire con addosso i vestiti per andare a correre, così al mattino appena sveglio deve solo indossare le scarpette!!).
Qualunque sia l’attività che vuoi mettere in campo per prenderti cura della tua energia e del tuo benessere, cerca dunque modi originali e creativi per facilitare i comportamenti che vuoi attivare, aiutando il cervello a non fare troppo sforzo!
Crediamo spesso erroneamente di poter staccare la spina solo in vacanza, o che la felicità dipenda sempre da qualcosa fuori di noi e dal nostro controllo. La scienza ha dimostrato che tante piccole cose che facciamo quotidianamente possono essere usate a nostro vantaggio se fatte con consapevolezza e strategicamente.
Ancora di più però vale il saggio principio che l’unica realtà che possiamo vivere è il presente e che non c’è altro momento per prenderci cura di noi e della nostra felicità che Adesso!
Riattacchiamo la spina, dunque, ma cerchiamo di rimanere connessi soprattutto a noi stessi e al nostro benessere!
Buon rientro a tutti.