RICERCHE
21.03.2025
World Happiness Report 2025
Di John F. Helliwell, Richard Layard, Jeffrey D. Sachs, Jan-Emmanuel De Neve, Lara B. Aknin, and Shun Wang (2025)

Ogni anno, il World Happiness Report analizza il livello di felicità nel mondo e i fattori che la influenzano. L’edizione 2025, pubblicata da Gallup in collaborazione con il Wellbeing Research Centre dell’Università di Oxford, evidenzia il ruolo cruciale della fiducia, della generosità e delle relazioni sociali nel benessere delle persone.
Sebbene, continuiamo a ricordarlo ogni anno, il report non sia solo la “classifica dei Paesi più felici al mondo”, va comunque segnalato che le nazioni del Nord Europa continuano a posizionarsi ai primi posti, con la Finlandia in testa per l’ottavo anno consecutivo. Questi Paesi non solo riportano livelli di benessere più elevati, ma si distinguono anche per alti livelli di fiducia e generosità, elementi strettamente legati alla felicità collettiva.
L’Italia si posiziona al 40° posto, appena una posizione in più rispetto all’anno scorso. Tuttavia, emerge una scarsa propensione alla donazione (106° posto) e al volontariato (121° posto), fattori che il report associa a una maggiore soddisfazione di vita.
Uno dei dati più sorprendenti riguarda la percezione errata della gentilezza altrui: molte persone sottostimano la disponibilità degli altri ad aiutare. Gli esperimenti dimostrano, ad esempio, che il tasso effettivo di restituzione di un portafoglio smarrito è molto più alto di quanto la gente si aspetti. Questa sfiducia può influire negativamente sul benessere generale.
Un altro aspetto centrale è la condivisione, in particolare dei pasti. Mangiare insieme è correlato a livelli più alti di felicità, ma negli Stati Uniti i pasti consumati da soli sono aumentati del 53% negli ultimi 20 anni, segnalando una crescente solitudine. Anche la dimensione del nucleo familiare influisce sul benessere: vivere in gruppi di 4-5 persone è associato a una maggiore felicità, mentre in Europa molte persone vivono da sole.
La solitudine è un problema crescente, soprattutto tra i giovani: nel 2023, il 19% dei giovani adulti ha dichiarato di non avere nessuno su cui contare, con un aumento del 39% rispetto al 2006.
Il report mette in evidenza anche il legame tra altruismo e benessere mentale. Nei Paesi con più atti di generosità (come donazioni e volontariato), si registrano meno “morti per disperazione”, ossia suicidi, overdose e abuso di alcol. Inoltre, la fiducia sociale sta diminuendo in alcune aree del mondo, come gli Stati Uniti e parti d’Europa, con un impatto sulla polarizzazione politica e sulla crescita dei voti anti-sistema.
Infine, viene sottolineata l’importanza di donare in modo efficace: alcune organizzazioni benefiche sono centinaia di volte più efficienti di altre nell’aumentare la felicità, e il report suggerisce di sostenere enti con un impatto misurabile.
L’edizione 2025 del World Happiness Report ci offre preziosi spunti per migliorare la qualità della vita:
- Coltivare la fiducia: essere più consapevoli della benevolenza altrui migliora il nostro benessere e rafforza il senso di comunità.
- Favorire la condivisione: mangiare insieme, trascorrere tempo con amici e familiari e costruire relazioni sociali aiuta a sentirsi più soddisfatti.
- Investire nell’altruismo: chi partecipa ad attività di volontariato o fa donazioni sperimenta livelli di felicità più alti.
Il messaggio principale è chiaro: la felicità non dipende solo da fattori economici, ma soprattutto dalla qualità delle nostre relazioni e dal senso di connessione con gli altri.
Fonte: World Happiness Report

