RICERCHE

18.12.2024

Workplace Wellbeing and Firm Performance

Di Jan-Emmanuel De Neve, Micah Kaats, and George Ward

“Cosa determina la performance di un’azienda? Le risposte standard a questa domanda di solito mettono in risalto l’importanza dell’identità del brand, le economie di scala, l’innovazione, la diversificazione.. Nelle business school di tutto il mondo, gli aspiranti imprenditori leggono casi sul potente messaggio di Apple e sull’integrazione verticale di Amazon. Ciò è comprensibile, dato che solide finanze e forti proposizioni di valore sono certamente componenti essenziali del successo organizzativo. Tuttavia, dietro ogni decisione di branding, acquisizione strategica e innovazione creativa si cela un motore ancora più fondamentale delle performance: le persone.

Non è un segreto che le aziende di successo siano costruite dalle persone che ci lavorano. Le aziende investono enormi quantità di tempo, energie e denaro nella ricerca di candidati qualificati. Tuttavia, assumere lavoratori di talento non basta. Le aziende devono creare condizioni favorevoli al loro successo. Una vasta letteratura, che spazia dalla scienza organizzativa, alla psicologia e all’economia, ha studiato la dinamica e i determinanti delle performance lavorative. Questi studi hanno, a più riprese, sottolineato l’importanza di stili manageriali (Liden et al., 2014; Rowold et al., 2014), strutture organizzative (Sethibe e Steyn, 2016), sistemi retributivi (Prendergast, 1999), pacchetti benefit (Carr e Tang, 2005; Hong et al., 1995) e formazione on-the-job (De Grip e Sauermann, 2013).

E la felicità? L’idea che il benessere dei dipendenti possa favorire il successo aziendale non è nuova. I ricercatori si sono a lungo interessati al legame tra i due aspetti, e ne tracciamo la storia più dettagliatamente nella prossima sezione. Tuttavia, negli ultimi anni, sia nelle discussioni pubbliche che in quelle accademiche, il potere e il potenziale del benessere dei dipendenti nel promuovere il successo aziendale hanno raggiunto un apice. Importanti mezzi di comunicazione, tra cui Forbes (Malcolm, 2021), il Wall Street Journal (Smith, 2021), il Financial Times (Hill, 2019), CNN (Achor, 2012) e la Harvard Business Review (Seppälä e Cameron, 2015), così come importanti società di consulenza come McKinsey (Segel, 2021) e Deloitte (Hampson e Jacob, 2020), hanno iniziato a concentrarsi sull’importanza del benessere sul posto di lavoro. Questa tendenza era già in crescita prima della pandemia di COVID-19, ma da allora ha solo preso ulteriore impulso.

Tutti questi sviluppi hanno contribuito a far luce sul benessere dei dipendenti come mai prima d’ora. Il benessere sul posto di lavoro viene presentato come una nuova frontiera nella competizione globale per i talenti e un ingrediente chiave per il successo aziendale. Ma cosa sappiamo veramente di questa relazione? Tutta questa attenzione si basa su prove concrete? Gli investimenti nel benessere dei dipendenti danno davvero i loro frutti? I manager e gli executive sarebbero giustificati nell’investire tempo ed energie nella misurazione, nel monitoraggio e nella promozione della felicità dei loro dipendenti? Oppure i costi supererebbero probabilmente i benefici? In definitiva: esiste un business case per la felicità?”

Inizia così un recente studio congiunto dell’Università di Oxford e dell’Università di Harvard (De Neve, Kaats, & Ward, 2024), pubblicato e segnalato dal Financial Times.

Queste le principali evidenze:

  • Impatto innegabile del benessere: la ricerca ha dimostrato una forte correlazione positiva tra il benessere dei collaboratori e le performance aziendali. Analizzando dati di oltre 1700 aziende americane quotate in borsa, attraverso l’indice di benessere sul lavoro di Indeed (che include soddisfazione lavorativa, senso di scopo, felicità e stress), la ricerca ha rivelato risultati sorprendenti.
  • Indicatori chiari di successo: un maggiore benessere dei collaboratori si è tradotto in una significativa crescita della redditività (ROA), del valore aziendale (Tobin’s Q) e dei profitti lordi. Le aziende con alti livelli di benessere hanno costantemente superato i principali benchmark di mercato.
  • Visione a lungo termine: lo studio non si è limitato a evidenziare una semplice correlazione; i livelli di benessere aziendale hanno dimostrato di essere predittivi non solo delle performance attuali, ma anche di quelle future. Questa prospettiva a lungo termine è fondamentale per la pianificazione strategica.
  • Rendimento d’investimento straordinario: una simulazione di portafoglio di investimento focalizzata su aziende con alti livelli di benessere ha superato di gran lunga le performance di indici di riferimento come l’S&P 500, il Nasdaq Composite e il Russell 3000.

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