RICERCHE

15.09.2025

Work and wellbeing in the age of AI

Di Happiness Research Institute & Jabra

Questa ricerca, realizzata dal Happiness Research Institute (Copenaghen) in collaborazione con Jabra, ha coinvolto oltre 3.700 knowledge workers in 11 Paesi (tra cui l’Italia) per esplorare l’impatto dell’introduzione dell’Intelligenza Artificiale sul benessere al lavoro.

L’indagine analizza non solo la produttività, ma anche le dimensioni di soddisfazione, felicità, scopo e stress.

I risultati mostrano che:

  • 68% dichiara alta soddisfazione lavorativa, 71% un forte senso di scopo, 66% si sente felice al lavoro;

  • chi utilizza l’AI ogni giorno è 37% più soddisfatto del proprio lavoro rispetto a chi non la usa, con maggiori opportunità di crescita (70% vs 38%) e apprendimento (79% vs 56%);

  • l’uso dell’AI per collaborare (riunioni intelligenti, traduzioni in tempo reale, co-scrittura) è associato a un benessere ancora più elevato;

  • lo stress resta un fattore critico: il 38% riporta livelli alti, e i frequent user dell’AI segnano un +20% di stress rispetto agli altri;

  • la comunicazione dei leader è determinante: dove è chiara e trasparente sugli obiettivi dell’AI, aumentano fiducia, ottimismo e senso di scopo;

  • i lavoratori chiedono in primis formazione tecnica (44%), upskilling/reskilling (38%) e programmi di alfabetizzazione all’AI.

La ricerca sottolinea che siamo in una finestra cruciale: le scelte di oggi determineranno se l’AI diventerà fonte di stress o un alleato per coltivare benessere e felicità organizzativa.

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