L’Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando il mondo del lavoro con un’accelerazione senza precedenti e l’intelligenza emotiva (EI) è più importante che mai.

Secondo il report EI & AI: Workplace Status Report di Six Seconds, la spesa globale in intelligenza artificiale ha raggiunto i 184 miliardi di dollari nel 2024, con il 73% dei CEO che la considera una priorità di investimento.
Tuttavia, a questa crescita tecnologica non corrisponde un adeguato sviluppo delle competenze emotive: dal 2019, i livelli globali di Intelligenza Emotiva (EI) sono calati del 5,5%, contribuendo a un aumento dello stress, del burnout e della solitudine sul posto di lavoro. L’ascesa dell’AI – dice il report – non ha causato la recessione emotiva, ma è un fattore che contribuisce alla meta-crisi e un contesto essenziale che i leader devono comprendere.

Se l’AI sta superando gli esseri umani in molti compiti cognitivi e tecnici, la sua Intelligenza Emotiva resta limitata. Secondo il report, le AI eccellono nei test di QI, ma ottengono punteggi inferiori alla media nei test di Intelligenza Emotiva, superando solo il 32% delle persone nel Six Seconds Emotional Intelligence Assessment (SEI). Questo dato sottolinea l’importanza crescente delle competenze umane in un mondo sempre più automatizzato.
L’intelligenza artificiale sta accelerando la domanda di competenze emotive. Medici, avvocati e programmatori del futuro – per citare alcuni esempi – prospereranno sulla base di empatia, fiducia e pensiero strategico piuttosto che su compiti puramente tecnici, in cui l’intelligenza artificiale supera già gli esperti.

Il report sottolinea che le aziende di maggiore successo adottano un approccio “Yes AND”, investendo nella sinergia tra AI ed EI.

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