ARTICOLO

21.10.2024

Play at work #2 | Workplace Fun: La ricerca che dimostra come il gioco al lavoro fa la differenza

Di Lucia Berdini

La ricerca che dimostra come il gioco al lavoro fa la differenza

Eccoci al secondo appuntamento della rubrica “Play at work” in cui esploriamo il potenziale del divertimento e del gioco sul posto di lavoro.

Nel primo articolo, abbiamo iniziato a scoprire quanto l’integrazione di attività giocose possa trasformare l’ambiente lavorativo, migliorando il benessere dei dipendenti e promuovendo una cultura aziendale più creativa e collaborativa. Ora, approfondiremo come queste dinamiche positive si riflettono concretamente sui risultati organizzativi e su come il divertimento possa diventare una strategia chiave per il successo.

Il gioco e il divertimento, come abbiamo già detto, non sono solo dei “nice to have”: sono delle leve potenti per sbloccare motivazione, innovazione e cooperazione.

Oggi scopriremo uno studio che è stato condotto da Wageeh A. Nafei nel 2018 presso l’Università di Sadat City con lo scopo di analizzare l’impatto del Workplace Fun sui risultati organizzativi. Lo abbiamo trovato particolarmente interessante perché è stato condotto con una grande attenzione per la misurazione dei dati e ha coinvolto l’intera popolazione lavorativa dell’università, con un tasso di risposta del 75%. Nafei ha utilizzato strumenti di analisi avanzati, come l’Analisi Fattoriale Confermativa (CFA) e l’Analisi delle Equazioni Strutturali (SEM), per garantire la validità e l’affidabilità delle misurazioni. Per portare il tema del gioco e del divertimento in contesti organizzativi spesso rigidi e strutturati è fondamentale ricordarsi che “giocare è una cosa seria”.

Il contesto dello studio: come è stata condotta la ricerca

Per capire meglio l’impatto del Workplace Fun, lo studio condotto presso l’Università di Sadat City (Egitto) sviluppato e condotto da Wageeh A. Nafei, docente dell’università, ha coinvolto un totale di 801 dipendenti. Il team di ricerca ha deciso di includere l’intera popolazione lavorativa attraverso un censimento completo, piuttosto che selezionare un campione ristretto, per garantire un quadro più esaustivo. Su 400 questionari distribuiti, 300 sono stati considerati validi, ottenendo un tasso di risposta del 75%. Questo alto livello di partecipazione ha permesso di raccogliere dati affidabili e significativi.

I parametri considerati nello studio si basavano sulle tre dimensioni del Workplace Fun:

  1. Fun Activities (FA) – le attività ricreative ufficiali, come competizioni e team building, organizzate dall’università.
  2. Coworker Socialization (CS) – la socializzazione tra colleghi attraverso interazioni informali, come pause caffè o momenti conviviali.
  3. Manager Support for Fun (MS) – il supporto attivo dei manager per promuovere il divertimento nell’ambiente di lavoro.

 Il questionario, strutturato su una scala Likert a 5 punti, ha raccolto le opinioni dei dipendenti su vari aspetti del WF e su come queste influenzassero la loro soddisfazione lavorativa e i risultati organizzativi. Le domande hanno riguardato non solo la percezione del divertimento sul lavoro, ma anche il suo impatto su Job Performance (JP), Organizational Citizenship Behavior (OCB) e Organizational Commitment (OC), che sono stati i tre principali indicatori per valutare gli Organizational Outcomes (OO).

Divertirsi al lavoro non è uno spreco di tempo

Quando pensiamo al divertimento sul posto di lavoro è facile immaginare attività superficiali, come giochi aziendali o battute tra colleghi, che però non aggiungono vero valore. Eppure, la ricerca dimostra il contrario (noi ne siamo convinti da tempo). Lo studio ha confermato che il Workplace Fun può avere un impatto diretto sui risultati organizzativi (Organizational Outcomes). Il divertimento, declinato in diverse forme, può migliorare il benessere psicologico e la produttività dei dipendenti, portando a una maggiore coesione del team e a migliori performance lavorative.

Ma cosa significa esattamente Workplace Fun? Lo studio ha individuato tre principali dimensioni del WF: le Fun Activities (FA), la Coworker Socialization (CS) e il Manager Support for Fun (MS). Vediamole una per una.

Fun Activities: creare un ambiente positivo attraverso attività ricreative

Le Fun Activities includono tutte quelle attività ufficiali che l’azienda organizza per favorire la socializzazione e il divertimento. Possono essere competizioni interne, giornate di team building o eventi sociali. Queste attività hanno lo scopo di promuovere la comunicazione e di creare un ambiente lavorativo in cui il divertimento non è visto come una distrazione, ma come una parte integrante della cultura aziendale.

Un ambiente di lavoro piacevole, dove i dipendenti si sentono a proprio agio nel giocare e nel socializzare, ha un impatto positivo non solo sul morale, ma anche sulle prestazioni lavorative.

Secondo Tews et al. (2014), le attività ricreative riducono il turnover e migliorano la qualità delle prestazioni, soprattutto quando c’è un forte supporto da parte dei manager.

Coworker Socialization: l’importanza delle interazioni informali

La seconda dimensione del WF riguarda la socializzazione tra colleghi. Spesso sono i momenti di socializzazione informale a fare la differenza nel creare un team coeso. Uno studio di Plester e Hutchison (2016) ha dimostrato che il divertimento è fortemente correlato alla partecipazione attiva e al coinvolgimento dei dipendenti. Questi momenti informali — come pause caffè, battute (approfondiremo il tema dell’umorismo in un articolo successivo perché è un argomento complesso), o chiacchiere informali — creano connessioni autentiche tra i colleghi, che si traducono in una maggiore collaborazione e un senso di appartenenza al team.

Questo tipo di interazione aiuta a creare fiducia e affinità, elementi fondamentali per il successo di qualsiasi gruppo di lavoro. Quando i dipendenti si sentono parte di una squadra, sono più propensi a impegnarsi attivamente nel loro lavoro e a dare il massimo.

Manager Support for Fun: il ruolo cruciale della leadership

L’ultimo, ma non meno importante, aspetto del Workplace Fun è il supporto da parte dei manager. Come possono i leader contribuire a creare un ambiente di lavoro divertente e stimolante? Secondo Christian et al. (2011), i manager hanno un’influenza diretta sulle opinioni e sul comportamento dei dipendenti. Quando un leader incoraggia il divertimento e dimostra che è un valore importante per l’azienda, i dipendenti tendono a partecipare di più e ad investire di più nel proprio lavoro.

Questo supporto può manifestarsi in diversi modi, come l’organizzazione di eventi sociali, la partecipazione attiva alle attività di team building o semplicemente l’incoraggiamento di momenti di svago informale. I manager che supportano queste iniziative creano un clima di fiducia e sicurezza psicologica, dove i dipendenti si sentono liberi di esprimersi e di divertirsi, senza timore di essere giudicati.

Il legame tra divertimento e risultati organizzativi

Ma qual è il vero impatto del Workplace Fun sui risultati aziendali? Lo studio ha dimostrato che esiste una relazione statisticamente significativa tra le tre dimensioni del divertimento e i principali risultati organizzativi: la performance lavorativa, il comportamento di cittadinanza organizzativa (nello studio viene chiamata Organizational Citizenship Behavior) e l’impegno organizzativo. Più l’università incoraggia il divertimento sul lavoro, migliori sono i risultati ottenuti in termini di produttività, motivazione e fidelizzazione dei dipendenti.

Karl et al. (2007) hanno dimostrato che il divertimento è correlato positivamente alla soddisfazione lavorativa e negativamente all’esaurimento emotivo. Ciò significa che i dipendenti che si divertono al lavoro sono più felici, meno stressati e più produttivi. Inoltre, un ambiente di lavoro che incoraggia il divertimento riduce il turnover e migliora la percezione dei dipendenti sulla qualità del servizio che offrono ai clienti (Karl & Peluchette, 2006).

Un ambiente divertente migliora la produttività e riduce il turnover

Creare un ambiente lavorativo divertente non è solo una questione di benessere personale ma è una strategia efficace per migliorare la produttività e ridurre il turnover. Lo studio ha dimostrato che un ambiente di lavoro più giocoso e rilassato può aumentare la produttività e ridurre il burnout: una delle principali cause di malessere lavorativo (Geller, 2003). La chiave sta nel bilanciare momenti di divertimento e produttività senza mai perdere di vista gli obiettivi aziendali (noi aggiungiamo che il non plus ultra sarebbe una work/play integration, approfondiremo il tema in un prossimo articolo).
Un ambiente di lavoro che incoraggia l’umorismo, il gioco e la socializzazione informale non è solo più piacevole, ma porta anche a risultati migliori per l’azienda.

Conclusione: Il divertimento come leva strategica

Ci sembra ormai abbastanza evidente che il gioco e il divertimento sul posto di lavoro non possano più essere degli optional, ma delle leve strategiche che possono trasformare la cultura aziendale e migliorare i risultati organizzativi. Le aziende che promuovono il Workplace Fun vedono miglioramenti in termini di produttività, motivazione e benessere dei dipendenti. Lo studio dell’Università di Sadat City ha dimostrato che investire in attività giocose e ricreative, di socializzazione tra colleghi e supporto da parte dei manager ha un impatto diretto sui risultati aziendali.

Se vuoi approfondire ulteriormente il tema, ti consigliamo di leggere il nostro primo articolo della rubrica Play at Work, dove esploriamo come il gioco possa influenzare il benessere organizzativo.

Ricapitolando:

Investendo sul Workplace Fun potremo avere: 

  • Maggiore soddisfazione e benessere psicologico: I dipendenti che partecipano ad attività di Workplace Fun (WF) e sentono il supporto dei manager mostrano una riduzione dello stress e un miglioramento del loro benessere mentale.
  • Aumento della coesione del team: Le attività sociali, sia formali che informali, promuovono la comunicazione tra colleghi, rafforzano le relazioni interpersonali e creano un ambiente di lavoro più collaborativo e coeso.
  • Miglioramento della performance lavorativa e riduzione del turnover: I dipendenti che lavorano in un ambiente in cui il divertimento è incoraggiato tendono ad avere una performance lavorativa migliore e a essere più motivati, con una conseguente riduzione del turnover.

 

Il divertimento sul lavoro non è solo una bella idea, è un investimento reale sul futuro del tuo team e della tua azienda: una tecnologia sociale per costruire la felicità del capitale sociale dell’organizzazione.


Lucia Berdini è founder di Playfactory e Co-founder del Manifesto del Gioco, Play Coach, World Laughter Ambassador, Gibberish and Nonsense Coach, Playfight Trainee e Genio Positivo, Chief Happiness Officer, TEDx Speaker e mamma di Noa 🙂

Altri articoli