BIBLIOGRAFIA

03.03.2000

The Ever-Present Origin: Part One, Foundations of the Aperspectival World

Di Jean Gebser

Già da Planck si sapeva che la materia non era affatto ciò che i materialisti credevano che fosse, e dal 1943 Gebser ha più volte sottolineato che la cosiddetta crisi della cultura occidentale era in realtà una ristrutturazione essenziale….

Gebser ha notato due risultati di particolare significato: primo, l’abbandono del determinismo materialistico, di un modo di pensare meccanicistico-causale unilaterale; e in secondo luogo, una manifesta «urgenza di tentativi di scoprire un modo universale di osservare le cose, e di superare la divisione interiore dell’uomo contemporaneo che, a causa del suo orientamento razionale unilaterale, pensa solo per dualismi».

In questo contesto di recenti scoperte e conclusioni nelle scienze naturali, Gebser ha individuato i contorni di una potenziale universalità umana. Ha anche sentito la necessità di andare oltre i confini di questo primo trattato per includere le discipline umanistiche (come l’economia politica e la sociologia) così come le arti in una discussione lungo linee simili. Questo è stato il punto di partenza di The Ever-Present Origin.