ARTICOLO

17.05.2023

La felicità sul lavoro non è un’utopia

Di Cecilia Masserini per Econopoly

Nonostante un piccolo miglioramento registrato lo scorso marzo, con il tasso di disoccupazione che è calato al 7,8%, la situazione del mondo del lavoro in Italia resta complessa e difficile. La guerra in Ucraina ha scatenato poi nuove incertezze, con forti ripercussioni sulla leadership delle aziende e, di conseguenza, su lavoratori e lavoratrici, già provati dallo shock della pandemia. Si tratta di eventi di portata globale che esacerbano criticità strutturali già presenti a livello locale e che hanno un forte impatto sul benessere delle persone, nel privato e sul lavoro.
In questo contesto verrebbe da pensare che nel nostro paese trovare e coltivare la felicità nel proprio percorso professionale sia un’utopia. Ma non è così.
Essere una “organizzazione positiva”, attenta al benessere delle persone e capace di mettere in pratica strategie volte a supportarlo, è possibile.

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