ARTICOLO

26.02.2025

Intelligenza Artificiale e psicologia: l’impatto sulle nostre relazioni sociali e nei contesti organizzativi

Di Bnews - Università Milano Bicocca

In che modo l’intelligenza artificiale sta trasformando le nostre relazioni sociali e gli ambienti di lavoro?

Le opinioni degli esperti sono contrastanti: alcuni vedono nei chatbot un mezzo per prevenire la solitudine e rafforzare l’autostima, mentre altri temono che possano portare a relazioni umane meno stabili e soddisfacenti.

La professoressa Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e docente di Bioingegneria industriale, sottolinea che, nonostante le avanzate capacità dell’IA generativa, la mancanza di una componente fisica limita la profondità delle interazioni. Le nostre relazioni sono infatti profondamente radicate nella corporeità e la comunicazione non verbale, come gestualità e mimica, tende a perdersi negli scambi con i chatbot.

In quanto esperta di robotica indossabile, la professoressa ha sempre visto positivamente l’interazione uomo-macchina; invita tuttavia a diffondere una consapevolezza dei benefici e dei rischi delle tecnologie, attraverso la sensibilizzazione e la regolamentazione, soprattutto tra i più giovani. I bambini, più vulnerabili all’influenza delle tecnologie digitali, necessitano di una guida attenta affinché possano sviluppare un rapporto equilibrato con l’IA.

Anche il mondo del lavoro è chiamato ad affrontare questa trasformazione con responsabilità. Le aziende, in particolare, hanno il compito di integrare l’intelligenza artificiale in modo che potenzi il benessere organizzativo senza intaccare la qualità delle relazioni umane. Questo significa investire in formazione, adottare un approccio etico alle nuove tecnologie e promuovere un ambiente lavorativo in cui l’IA sia un supporto e non un fattore di disuguaglianza o alienazione.

Di fronte a questi cambiamenti, emerge con forza l’importanza di alcune competenze chiave: pensiero critico, creatività ed empatia.

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