ARTICOLO

02.04.2025

Happiness@Work Toolkit #2 | Sharing & Caring

Di Melania Puolo

La Felicità in Ufficio? Si Costruisce Insieme!

Sharing & Caring: il messaggio del World Happiness Report 2025

Il 20 marzo si è celebrata la Giornata Internazionale della Felicità e per l’occasione, come accade dal 2012, è stato pubblicato Il World Happiness Report che quest’anno ci consegna un messaggio chiaro: la felicità è una questione di connessione umana ed è radicata nella fiducia, nella gentilezza, nella condivisione e in atti di cura.

E dunque questo nostro secondo articolo alla ricerca di strumenti utili e concreti per ritrovare soddisfazione e allenare la propria felicità, anche a lavoro, non poteva che iniziare da qui!

Perché Condividere Ci Rende Più Felici?

“Come la misericordia ne Il Mercante di Venezia di Shakespeare, prendersi cura degli altri è una doppia benedizione: porta beneficio sia a chi dona che a chi riceve”

World Happiness Report 2025

A conferma delle evidenze del report, le neuroscienze ci dicono che comportamenti prosociali, atti di generosità e collaborazione, migliorano il benessere sia di chi riceve sia di chi offre aiuto, attivando i centri della ricompensa nel nostro cervello e rilasciando dopamina e ossitocina, ormoni legati alla gratificazione e al senso di appartenenza.

Lo spiega benissimo anche Veruscka Gennari in questo TEDx Talk che suggerisco di ascoltare, per comprendere l’importanza della cura del nostro capitale sociale per il nostro benessere.

Ma cosa accade quando adottiamo comportamenti prosociali in ambienti di lavoro competitivi e spesso percepiti come un gioco a somma zero?

Ci viene in aiuto lo psicologo organizzativo Adam Grant, che nel suo libro Give and Take, distingue tre categorie di lavoratori:

  • Givers (Donatori): chi offre aiuto senza aspettarsi nulla in cambio, condividendo competenze e opportunità.
  • Takers (Prenditori): chi cerca di trarre vantaggio dagli altri proteggendo le proprie risorse.
  • Matchers (Equilibratori): chi dà solo se riceve qualcosa in cambio.

Ebbene, gli studi di Grant dimostrano che i Donatori sono i professionisti più felici e di successo nel lungo periodo! La fiducia e la condivisione rafforzano infatti la reputazione, creano opportunità e migliorano il benessere personale e collettivo.

Come possiamo trasformare questi principi in azioni concrete, rendendo la nostra esperienza lavorativa una dimensione che nutre il nostro benessere ogni giorno?

6 Step dal World Happiness Report per allenare la nostra felicità, anche in ufficio.

Il World Happiness Report 2025 ci offre preziosi spunti per integrare nella vita lavorativa pratiche che potenziano la nostra felicità attraverso la condivisione.

Scopriamo quindi insieme sei strategie che tutti noi possiamo applicare anche nei nostri uffici, per ritrovare felicità e benessere nei nostri ambienti di lavoro.

  1. Condividere i Pasti

Mangiare insieme è un vero e proprio alleato del nostro benessere. E noi italiani lo sappiamo bene! La ricerca dimostra che condividere i pasti ha un impatto diretto sulla felicità e sul livello di soddisfazione e benessere emotivo, al pari di fattori chiave come il reddito o la sicurezza lavorativa! Un motivo in più per trasformare la pausa pranzo in un’occasione di connessione autentica.

Mettiamo in pratica, a lavoro!

Ecco alcune idee che puoi mettere in pratica da subito, per integrare la condivisione dei pasti nella routine lavorativa:

💡 Un’alternativa ai pranzi solitari alla scrivania

  • Invita i tuoi colleghi a pranzare insieme almeno una volta alla settimana.
  • Se possibile, organizza un pranzo comune anche con colleghe e colleghi di altri reparti.
  • Lavori da remoto? Prova il virtual lunch: un momento informale per mangiare insieme e scambiare due chiacchiere.

💡 Lunch & Learn

  • Condividi un’idea o una competenza durante il pranzo: può essere un momento di formazione, di ispirazione o di semplice condivisione di esperienze personali.
  • Mantieni un format rilassato e interattivo, bandite slide o formalità!

💡 Scopri nuove culture e stimola il senso di comunità

  • Condividi un piatto tipico del tuo territorio o cultura di appartenenza. E se il team è internazionale o multiculturale, fai diventare questa iniziativa un’occasione per valorizzare la diversità.

💡 Uno spazio fisico che favorisce l’incontro

  • Se la mensa o l’area break lo consentono, crea un tavolo “aperto” dove chiunque può sedersi e socializzare durante il pranzo. Puoi replicare questa iniziativa anche con team da remoto, creando una room sempre aperta durante la pausa pranzo.
  • Bonus tip: a turno, possono essere proposti argomenti di discussione per rendere il pranzo ancora più stimolante.

 

  1. Creare uno Spazio di Lavoro Conviviale

Il livello della felicità percepita aumenta in ambienti dove ci si sente a casa. In ufficio, significa creare spazi informali per lo scambio e il supporto, che promuovano connessioni significative con colleghi e team.

Mettiamo in pratica, a lavoro!

💡 Rituali di Team

  • Proponi un rituale di inizio settimana, come un breve meeting il lunedì per condividere le esperienze del weekend o un momento il venerdì per fare il punto sulla settimana.
  • Celebra i piccoli successi con momenti di riconoscimento.
  • Organizza occasioni per stare insieme al di fuori del lavoro, come pranzi o attività informali.

💡 Metti a disposizione le tue conoscenze o una competenza – e chiedi supporto

  • Se hai esperienza in un settore, offriti come mentor informale per colleghi più junior.
  • Cerca attivamente persone da cui poter imparare e con cui costruire un rapporto di fiducia.
  • Organizza momenti di scambio reciproco, dove chiunque possa insegnare qualcosa agli altri.

 

3. Coltivare Connessioni Autentiche

“La felicità è reale solo quando è condivisa”

Lev Tolstoj

Nel 2023, il 19% dei giovani adulti a livello globale ha dichiarato di non avere nessuno su cui poter contare per supporto sociale, segnando un aumento del 39% rispetto al 2006.

Secondo la ricerca, soprattutto i giovani sottovalutano l’empatia dei loro coetanei. Tuttavia, interventi mirati possono colmare questo “gap percettivo dell’empatia“, mostrando quanto la loro comunità sia in realtà solidale.

Mettiamo in pratica, a lavoro!

💡 Il potere della Gratitudine

  • Dedica qualche minuto ogni settimana per ringraziare o riconoscere il contributo di un collega.
  • Quando ricevi aiuto, esprimi gratitudine in modo esplicito e sincero.

💡Fai spazio a Conversazioni Autentiche

  • Offri uno spazio sicuro in cui le persone con cui lavori possono sentirsi ascoltate, senza timore di giudizio.
  • Prenditi un momento per chiedere “Come stai davvero?” e ascolta con attenzione, senza distrazioni.
  • Bonus tip: evita di parlare solo di lavoro e usa questi momenti per conoscersi meglio e rafforzare le relazioni.

 

  1. Supportare Attivamente i Colleghi

Mettiamo in pratica, a lavoro!

💡 Sii il Buddy che avresti voluto per te

  • Offriti come buddy per i tuoi nuovi colleghi, per i primi mesi, per aiutarli a orientarsi e integrarsi.
  • Organizza momenti di confronto informale con i nuovi arrivati, creando uno spazio sicuro per domande e condivisione di esperienze.
  • Sei tu il “new joiner”? Chiedi supporto ai tuoi colleghi più senior!

💡 Piccoli Gruppi di Supporto (grande impatto!)

  • Identifica un piccolo gruppo, 3-5 colleghi con cui instaurare un “gruppo di supporto”: una rete informale di confronto e aiuto reciproco.
  • Organizza check-in periodici per scambiarvi idee, affrontare sfide comuni e rafforzare la fiducia reciproca.
  • Offriti per dare una mano su un progetto, condividi risorse utili o proponiti come mentor per un collega meno esperto.

 

5. Promuovere la Fiducia

La fiducia non solo migliora il benessere individuale, ma ha un impatto diretto sulla coesione e sulla stabilità delle comunità, comprese quelle lavorative.

Mettiamo in pratica, a lavoro!

💡Un feedback dato con cura è un dono, capace di costruire relazioni di fiducia autentiche e migliorare il clima a lavoro.

  • Prova la Regola del Sandwich: inizia con un aspetto positivo, evidenzia poi un’area di miglioramento con suggerimenti concreti e concludi con un incoraggiamento o un altro punto di forza. Mantieni in questo modo un equilibrio tra apprezzamento e stimolo di crescita, evitando che il feedback venga percepito come una critica.
  • Un buon feedback si concentra su comportamenti specifici e osservabili, senza giudicare la personalità o le intenzioni dell’altro.
  • E se sei tu a ricevere un feedback? Accoglilo con apertura, vedendolo come un’opportunità di crescita.

💡 Vietato il Gossip in ufficio!

  • il gossip da corridoio mina profondamente la fiducia e la sicurezza psicologica.
  • Se senti una voce di corridoio, chiediti: questa informazione aiuta a risolvere un problema o a migliorare l’ambiente di lavoro? Se la risposta è no, cambia argomento e promuovi un dialogo più positivo.

 

6. Dare agli Altri in Modo Intenzionale

Il giving back – restituire valore alla propria comunità lavorativa – non solo migliora il benessere dell’ambiente di lavoro, ma ha un impatto diretto sulla felicità di chi pratica la generosità.

Mettiamo in pratica, a lavoro!

  • Partecipa alle iniziative di volontariato aziendale o proponine di nuove.
  • La vera moneta del networking non è l’avidità, ma la generosità”, afferma Keith Ferrazzi. Il networking efficace non riguarda ciò che puoi ottenere, ma ciò che puoi offrire agli altri. Un approccio al networking orientato al servizio ti consentirà di creare valore reciproco, costruire scambi autentici e consolidare relazioni di fiducia.

 

Sei HR o Manager di un Team e vuoi implementare questi principi nella tua organizzazione?

Gli atti di condivisione, cura e connessione funzionano davvero solo quando sono autentici, spontanei e non forzati. Per rendere queste pratiche efficaci, il World Happiness Report suggerisce di tenere a mente le 3 C:

  • Caring Connections – Creare Connessioni di Cura Autentiche

Crea un ambiente in cui le persone sentono che le pratiche di cura sono sincere e radicate nella cultura aziendale, e non solo iniziative di facciata. Assicurati quindi coerenza tra le pratiche promosse e i comportamenti reali a tutti i livelli dell’organizzazione.

  • Choice – Assicurati di dare Libertà di Scelta

La felicità generata dalla condivisione cresce quando le persone hanno autonomia nel decidere come contribuire e supportare gli altri. Quando possono scegliere liberamente come esprimere la loro generosità, i comportamenti prosociali diventano più allineati ai valori personali, rafforzando il senso di appartenenza e soddisfacendo bisogni psicologici fondamentali. Come applicarlo? Promuovi iniziative bottom-up e stimola la co-creazione di attività di sharing & caring, invece di imporle dall’alto.

  • Clear Positive Impact – Rendi Visibile l’Impatto

Vedere con chiarezza i benefici delle proprie azioni aumenta la motivazione e la soddisfazione. Quando le persone percepiscono che i propri gesti di condivisione hanno un impatto reale, l’effetto positivo si amplifica. Comunica quindi con trasparenza i risultati delle iniziative di cura e condivisione, mostrando le storie, i numeri e i cambiamenti concreti che hanno generato.

 

Tocca a te: dalla teoria alla pratica

Abbiamo visto come la condivisione sia fonte di benessere individuale e una dimensione preziosa in cui allenare la nostra felicità, anche a lavoro. Non serve attendere decisioni dall’alto per iniziare: piccoli gesti quotidiani possono trasformare la cultura aziendale e il modo stesso in cui vivi il tuo lavoro.

Se vuoi trasformare queste idee in azioni concrete, scarica i fogli di lavoro con esercizi pratici e inizia subito a integrare pratiche di cura e condivisione nella tua routine professionale.


HR, Talent & People Care Advisor, sono CHO certificata, esperta di People Development e di sviluppo di ambienti di lavoro orientati al benessere. Come Business & Career Coach, accompagno le persone in percorsi di scoperta e valorizzazione delle proprie potenzialità, per disegnare traiettorie professionali in armonia con i propri valori e obiettivi. Lettrice compulsiva, amo la fotografia e i film che ribaltano le prospettive.

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