ARTICOLO

11.11.2024

GenZ e salute mentale, cosa cambia dalla scuola al lavoro?

Di Alley Oop Il Sole24ore

La GenZ viene dipinta come una generazione sofferente, finché sono studenti, e viziata e insoddisfatta quando diventano lavoratori. È così? Cosa succede nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro?

Nell’articolo, Bianca Maria Cavallini, psicologa del lavoro e autrice, analizza le difficoltà che la Generazione Z sperimenta nel passaggio dalla scuola al lavoro, soprattutto in termini di benessere psicologico.

In ambito scolastico, gli adolescenti esprimono il bisogno di relazioni che consentano loro di essere ascoltati e capiti, come emerge dal progetto “Mi vedete?” promosso da Lundbeck Italia.
Lo studio rivela che oltre il 30% degli adolescenti vive in uno stato di ansia e il 40% sente un forte isolamento, necessitando di supporto emotivo e relazioni autentiche.

Nel contesto lavorativo, l’Osservatorio BVA-Doxa Mindwork sul benessere psicologico nelle azienda italiane evidenzia come i lavoratori e le lavoratrici di questa fascia generazionale sperimentino, più degli altri, stress e ansia.
A ciò si aggiunge una forte insoddisfazione legata alla mancata identificazione con il proprio lavoro. Molti GenZ sono pronti a cambiare lavoro per migliorare il benessere personale e mantenere un equilibrio tra vita e lavoro.

“Alla luce di questi dati – scrive l’autrice – si coglie una continuità nella sofferenza di questa generazione. Certo, le cause di disagio mutano e si differenziano – com’è naturale che sia cambiando ambiente, crescendo e cominciando un nuovo capitolo della propria vita – ma il malessere di base resta.”

La riflessione sollecita una gestione più comprensiva della salute mentale, sia nelle scuole che nelle aziende.

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